Esercizio sulle trame del tratteggio a matita o a penna biro
Guida pratica per padroneggiare il tratteggio e aggiungere profondità e realismo ai tuoi lavori.
Se prendiamo, ad esempio, il Tetto di una Casa coperto di tegole, e procediamo a ombreggiarlo, o a evidenziarne la superficie, semplicemente tracciando linee su di esso, come nell'Es. A., senza riferimento alla sua pendenza o direzione. Si noterà che le linee perpendicolari suggeriscono l'idea che sia verticale, in completa contraddizione con il contorno, che lo mostra obliquo.
Nell'Esempio B, si prova a usare linee oblique per far sembrare il tetto inclinato. Però, siccome non si capisce che tetto sia, serve un'idea diversa che mostri sia le tegole orizzontali che l'inclinazione. Nell'Esempio C, si risolve mettendo le tegole orizzontali e finendo i ranghi in obliquo, come i lati del tetto. Per i muri dritti, si usano sempre linee verticali. Anche se non è proprio come nella realtà, le teniamo così per far capire che il muro è dritto e sembra vero.
Spero che questo esempio dimostri chiaramente che se un'opera d'arte ci piace, è perché si fonda su elementi concreti e regole ben precise, non su trucchi messi lì a caso. Certo, magari per sbaglio una volta può anche funzionare, ma se non capiamo il perché, non potremo mai essere sicuri di ottenere lo stesso risultato in futuro.
Partiamo dall'osservazione della Natura per poi utilizzare gli strumenti che abbiamo a disposizione basandoci su quello che impariamo, cercando di imitarla al meglio. Questa capacità creativa dell'artista, che si nutre della sua conoscenza, viene spesso considerata un talento naturale, invece di essere vista, più giustamente, come il frutto di un'abitudine acquisita di osservare con attenzione e fare confronti precisi.
Dunque, quando iniziate a fare pratica con il tratteggio a matita o penna, cercate di pensare all'Arte in modo più profondo, rifletteteci un po' su per poi metterla in pratica al meglio. È importante capire i concetti di base, piuttosto che affidarsi a "doti innate" che non si sa bene cosa siano, materiali speciali senza un perché, o metodi sbagliati che non richiedono impegno e che non fanno scattare niente nel cervello una volta usati.
Come diceva Sir Joshua Reynolds nel suo manuale “on Drawing Trees and Nature”, in fondo non è l'occhio che fa la differenza, ma la testa: quello che un artista con la A maiuscola vuole comunicare. Non si perde in fronzoli che acchiappano l'attenzione lì per lì, che confondono e non fanno arrivare dritti al punto. Se questa visione dell'Arte fosse più diffusa, un sacco di gente in più si unirebbe a quel bel gruppo di persone di cui andiamo fieri, giustamente.
Adesso tocca a te!
Fai l’esercizio e invia il risultato sul gruppo "Il Gioco dell'Artista - Lezioni di disegno e pittura" su facebook (https://www.facebook.com/groups/3070247446595452) per avere un riscontro dal gruppo.
Come sempre la pratica costante è fondamentale per migliorare le tue capacità.